Debutto autoprodotto per i felsinei Noiseed, dal titolo SOS, ovvero Save Our Society. Il moniker del combo è una crasi tra Noise e Seed, ovvero seme del rumore; il loro genere è un alternative metal di fine anni 90 con qualche inserto moderno.
Questo piccolo EP di cinque brani si presenta con “Child Of A Falling World”, brano caratterizzato da una dinamica eccellente e da ritornelli accattivanti e per niente banali. Il resto del disco è potente e diretto, senza compromessi, caratterizzato da un riffing muscoloso. Nella title-track c’è la partecipazione speciale di Alessandro Rubino (Simple Lies), che dona alla traccia un gran tiro. Altri ospiti di tutto rispetto sono Tommy Massara (Extrema), Neil Grotti (Neurasthenia) e Michele Montaguti (Electrocution), i quali aiutano la band ad arricchire i pezzi con diverse influenze e stili. Tra gli altri elementi, spicca una forte vena hardcore “ignorante”. In conclusione al disco troviamo la cover di “Step Down” dei Sick Of It All, a conti fatti l’unico neo di questo pregevole debutto, poiché rompe la continuità evidente del resto del disco.
Al netto di qualche piccolo difettuccio pariamo di un debutto certamente soddisfacente. I ragazzi ci sanno fare, se personalizzeranno maggiormente il loro sound ne ascolteremo delle belle.
(Autoproduzione, 2016)
01. Child Of A Falling World
02. Love Can Wait
03. S.O.S.
04. Every Single Second
05. Step Down