Un coccodrillo con una mano tra le fauci.
Dove abbiamo già visto questa immagine?
Ah già: la copertina del lato degli Archagathus per lo split 7’’ del 2013 con i nostrani Bestial Vomit… Davvero un lavoro simpatico per tutti gli amanti della cacofonia sonora!
Oggi però facciamo un salto in Scozia, precisamente ad Aberdeen, da dove vengono i Boak, giovane formazione dedita a un fastcore / powerviolence che strizza l’occhio a un grind primordiale e senza scrupoli (qualcuno ha detto Hellnation?!).
Dopo varie releases (da segnalare uno split con i superbi ACxDC) e concerti questi ragazzi si stanno guadagnando una buona fetta di pubblico nell’ambito estremo.
II, uscito per SuperFi Records e GrindPromotion Records, si presenta in tutto e per tutto come il seguito del precedente I, rilasciato nel giugno 2015: una sezione ritmica assassina e feroce avanza incontrastata, senza lasciare superstiti, sulle note di un guitarwork ruvido ma caldo, dal quale trapela una viscerale passione per quel grind primitivo e istintivo che si annida nei cuori dei nostri scozzesi e che ha l’effetto di benzina sul fuoco.
Il risultato di tutto questo baccano? Quattro brani per un totale di circa sei minuti scarsi di musica.
Un minutaggio che, per quanto scarno, ci fa capire come i Boak non scherzino affatto, e che basta per confermare le loro doti nell’evocare suoni micidiali.
Zero fronzoli e nessuno smussamento, i Boak sono così, violenti e bastardi: prendere o lasciare.
(SuperFi Records / GrindPromotion Records, 2016)
1. Justice For Kelly Thomas
2. Heartstopper
3. Whitewash
4. Pamplona