Ingested > The Surreption II

A distanza di 10 anni i britannici Ingested tornano con una versione completamente rinnovata di The Surreption. Quando uscì questo lavoro non riscosse grandissimo successo, ma in un certo senso ha potuto consolidare il combo sulla scena metal estrema. Il remaster di questa prima fatica lo possiamo toccare con mano e notiamo come questo gruppo…

Frontierer > Oxidized

Gli scozzesi Frontierer, attivi sulla scena mathcore dal 2013, sono delle vere e proprie macchine da guerra. Non ci sono dubbi: sono un caleidoscopio di frenesia schizofrenica. Per farvi un’idea: prendete i Meshuggah e mischiateli con i The Dillinger Escape Plan e i leggendari The Tony Danza Tapdance Extravaganza, ecco che avrete questo gruppo di…

Whitechapel > Kin

Kin è l’ottava fatica del complesso statunitense Whitechapel. Il loro primo album risale ormai al lontano 2007, l’indimenticabile The Somatic Defilement, un disco di una violenza inaudita grazie al quale abbiamo imparato ad amare il ruggito “sturalavandini” del piccolo Phil Bozeman. Nel corso di questi anni i Nostri, come poi capita spesso in questo genere…

Reaping Asmodeia > Darkened Infinity

Terza fatica in casa Reaping Asmodeia, questa volta tocca a Darkened Infinity uscire allo scoperto grazie all’etichetta Prosthetic Records. Questo disco è stato prodotto dalla band stessa a Minneapolis e missato da Zack Ohren (ingegnere di band come Carnifex e Machine Head). Le premesse per questo nuovo lavoro di 12 tracce da parte dei deathster…

Grave Miasma > Abyss Of Wrathful Deities

A cinque anni di distanza dal debutto con Odori Sepulcrorum i Grave Miasma tornano, con calma, alla ribalta con questo nuovo Abyss Of Wrathful Deities. Il trio inglese preferisce ragionare sulla propria proposta anziché pubblicare album a ripetizione. Per chi non li conoscesse, i Nostri sono dediti alla forma più oscura e misteriosa del death…

Born Of Osiris > Angel Or Alien

Il processo di evoluzione sonora del quintetto di Chicago continua ad avanzare senza compromessi con questo nuovo Angel Or Alien. I Born Of Osiris odierni sono diversi da quelli puramente djent ad aggressivi di Tomorrow We Die Alive o The Discovery, due pietre miliari del genere, infatti miscelano ancora di più suoni elettronici e melodie…

Becerus > Homo Homini Brutus

Una band con il nome di Becerus già dice molto, ancora di più il titolo del loro disco Homo Homini Brutus. Il complesso siciliano, per chi ancora non lo avesse capito, è un vero tripudio di mazzate sui denti. Cosa vuol dire? Semplice: death metal vecchia scuola. Un elogio all’ignoranza galoppante la cui summa si…

Mental Cruelty > A Hill To Die Upon

La scena metal tedesca è sempre molto affascinante da seguire, dati i tanti gruppi estremi molto interessanti che produce. Questa volta tocca ai Mental Cruelty, autori di un feroce blackened deathcore. L’ultimo lavoro del quintetto teutonico si intitola A Hill To Die Upon. Fin dalla copertina si intuisce una certa somiglianza con gli ultimi Lorna…

Karpenter > Sleepless

Freschi del contratto con la Rockshot Records i nostrani Karpenter realizzano il loro nuovo lavoro intitolato Sleepless. La band italiana, il cui moniker è dedicato al grande regista di film dell’orrore quale è John Carpenter, si è formata nel 2019 dalle ceneri di diverse band, tra le quali ricordiamo i Fightcast, Creep e Figure of Six.…

Stiriah > Into The Depths

Torniamo indietro di qualche mese e ripeschiamo dal cassetto un album black metal dal sapore, per certi aspetti, nostalgico. Stiamo parlando di Into The Depths degli Stiriah, gruppo teutonico con già diversi lavori alle spalle. Questa nuova opera è composta da cinque brani dalla durata media di poco superiore agli 8 minuti. Per intenderci il…

Batushka > Carju Niebiesnyj

Se ripenso ai Batushka di qualche anno fa rivedo una band con un potenziale stratosferico. Poi, purtroppo, si è inceppato qualcosa: contratto con la prestigiosa Metal Blade Records, scisma interno tra il cantante Krysiuk ed il chitarrista Drabikowski, cause legali sul nome e chi più ne ha più ne metta. Insomma, una storia a dir…

Eximperitus > Šahrartu

La band dal nome più astruso sul pianeta terra è tornata a colpire con Šahrartu, secondo album dalla loro nascita datata 2011, uscito per Willowtip Records. Per chi non lo sapesse il vero nome degli Eximperitus è però Eximperituserqethhzebibšiptugakkathšulweliarzaxułum. Complicato? Decisamente sì, e siamo sicuri che la maggior parte di noi li ha scoperti per…

Humanity’s Last Breath > Välde

Ho sempre considerato il progetto principale di Buster Odeholm, ovvero gli Humanity’s Last Breath, un ottimo esperimento. La furia e la rabbia interiore di questo ragazzo svedese hanno subito un’intensificazione a partire dal suo primo lavoro Structure Collapse del lontano ormai 2011. Buon lavoro, ma sicuramente acerbo. Gli HLB nel corso degli anni hanno saputo…

Anaal Nathrakh > Endarkenment

Nuovo capitolo dalle tinte distopiche in casa Anaal Nathrakh. Stiamo parlando di Endarkenment, licenziato dalla Metal Blade Records sul finire del 2020. Il consolidato duo britannico formato da Mick Kenney e Dave Hunt (meglio noto come V.I.T.R.I.O.L.) è veramente instancabile e poco tempo dopo il buon A New Kind Of Horror ci presenta questa nuova fatica,…

Mnemocide > Feeding the Vultures

I Mnemocide sono una band svizzera dalla fortissima influenza death metal svedese. Abbiamo tra le mani il loro disco d’esordio intitolato Feeding The Vultures licenziato dalla Czar Of Crickets Productions. Per essere precisi non è il loro primo lavoro in assoluto, infatti qualche anno fa, nel 2017, hanno rilasciato un discreto EP dal titolo Debris.…