Mansur > Minotaurus

Minotaurus è un album catartico, nato dal genio del polistrumentista Jason Kohnen (ex The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble e The Mount Fuji Doomjazz Corporation), di Dimitry El-Demerdashi (ex Phurpa) e dalla vocalist Martina Hórvath. Forti della precedente pubblicazione, Karma, i Mansur progrediscono ancora, nonostante le proprie carriere soliste già in precedenza fossero tutto fuorché anonime, pubblicando…

Malota > The Uninvited Guest

Sono passati un po’ di anni da quel 2015, periodo in cui uscì il primo EP omonimo dei veneziani Malota. Un dischetto che bastonava duramente a suon di stoner/rock’n’roll senza pretese eppure funzionava bene specie in sede live dove la band (allora erano un trio) macinava furia e devastazione offrendo godimento a tutti gli appassionati…

Aussichtslos > Einsicht

Nemmeno il tempo di abituarsi al debutto uscito a marzo di quest’anno, ed ecco il ritorno discografico degli Aussichtslos, band black metal austriaca. Einsicht, secondo capitolo della loro carriera, ha visto la luce a fine settembre, come il predecessore pubblicato dalla teutonica Purity Through Fire, ed è tangibile la progressione musicale e stilistica dei Nostri.…

Vangelis > Juno to Jupiter

“Io ne ho viste di cose che voi umani non potreste immaginarvi” è la frase (tra l’altro assente nel romanzo Ma gli Androidi Sognano Pecore Elettriche? di Philip K.Dick, improvvisata direttamente dal compianto Rutger Hauer, n.d.a.) facente parte secondo me di uno dei monologhi più belli del cinema, è la frase che ci porta alle…

Sloks > A Knife In Your Hand

Era da parecchio che non si ricevevano notizie sulle nuove uscite dalla Voodoo Rythm Records ed ecco, come un fulmine a ciel sereno, arrivare in redazione la seconda opera dei torinesi Sloks. Questo trio di pazzoidi (Ivy alla voce, Tony alla batteria e Buddy alla chitarra) se ne esce con un lavoro ancora più schizzato del…

Seims > Four

Il progetto sperimentale Seims torna con un nuovo album dal titolo Four. Prodotto per l’etichetta Bird’s Robe Records, l’opera mette in primo piano tutta la tecnica e il percorso ipnotico che la band ha intrapreso in questi anni, per creare un viaggio interiore e struggente. Questo collettivo formidabile nasce a Sydney da un’idea del polistrumentista…

Reaping Asmodeia > Darkened Infinity

Terza fatica in casa Reaping Asmodeia, questa volta tocca a Darkened Infinity uscire allo scoperto grazie all’etichetta Prosthetic Records. Questo disco è stato prodotto dalla band stessa a Minneapolis e missato da Zack Ohren (ingegnere di band come Carnifex e Machine Head). Le premesse per questo nuovo lavoro di 12 tracce da parte dei deathster…

Demersal > Death Routines

Dopo nemmeno tre mesi dalla precedente uscita discografica (uno split) e a poco più di un anno di distanza dal debutto, i danesi Demersal escono nuovamente con un nuovo EP, il presente Death Routines. Abbiamo tra le mani cinque brani molto brevi, cinque schegge impazzite di sano screamo/blackened hardcore che faranno però la gioia degli…

It Only Ends Once > Lose You

Per parlare di It Only Ends Once bisogna partire da lontano, dal midwest emo degli anni Novanta per la precisione. Per molti considerato come l’emo “da manuale”, fatto di occhiali spessi, storie da teen movie americano, melodie orecchiabili strappalacrime intrecciate con uno screamo d’annata, testi che mettono in luce sentimenti condivisi ma spesso mai completamente messi…

Closure In Moscow > First Temple

Prosegue la sequela di ristampe operata dalla Bird’s Robe Records (nel 2021 si occuperà di una serie di ristampe e distribuzione internazionale di dischi di band australiane che compiono dieci anni) che in questo caso prende in esame il debutto dei Closure In Moscow chiamato First Temple. Questo quintetto di Melbourne, acclamato dalla critica per…

Slow Crush > Hush

Si può suonare shoegaze nel 2021 e risultare non diciamo originali, ma almeno freschi e in qualche modo distinguibili? La risposta è “sì, se ci si chiama Slow Crush”. La band viene dal Belgio, e propone quello che sinteticamente potremmo definire come una riuscita unione tra shoegaze (appunto), post-punk, dream pop, e una base di…

Grave Miasma > Abyss Of Wrathful Deities

A cinque anni di distanza dal debutto con Odori Sepulcrorum i Grave Miasma tornano, con calma, alla ribalta con questo nuovo Abyss Of Wrathful Deities. Il trio inglese preferisce ragionare sulla propria proposta anziché pubblicare album a ripetizione. Per chi non li conoscesse, i Nostri sono dediti alla forma più oscura e misteriosa del death…