Marrasmieli > Martaiden mailta

Marrasmieli non è proprio un nome noto per chi non segue attentamente la scena finlandese; chi invece la segue sa benissimo che la band aveva pubblicato nel 2020 l’ottimo Between Land And Sky e con questo nuovo Martaiden mailta non fa altro che confermare di essere una realtà più che valida. E poi tanto si sa…

Dissolve Patterns > s/t

Dei Dissolve Patterns non si sa molto: sappiamo che sono belgi e che sono partiti come un duo batteria-chitarra/basso, per poi inserire la seconda chitarra e, udite udite, un violoncello. È proprio quest’ultimo strumento che ha portato grande novità e freschezza al suono della band, allargandone la visione e le prospettive. Sebbene il progetto infatti…

Khazad-Dûm > Hymns from the Deep

Doom Metal e Tolkien, un binomio che funziona benissimo. Questo in realtà è un disco uscito nel 2020 per I Hate Records, ma la sempre attenta e lungimirante Avantgarde l’ha riproposto nel 2022, donandogli magari quella visibilità in più che merita. E lo è un disco che merita attenzione. Inglesi, di Reading, i Khazad-dûm mettono…

Oceansnow > Vivienne

Gli Oceansnow sono una realtà che odora ancora di nuovo, anche se si tratta di vecchie conoscenze. Eh sì, perché questo bellissimo e nebbioso Vivienne porta il nome (quale non ci è dato saperlo) di membri di White Nights e Spectral Voice. Se ti si sono drizzate le orecchie allora senti qua… Avantgarde, lo sappiamo,…

Firmament > The Ætheric Pathway

Naturmacht è un nome garantito se si va in cerca di determinati generi e stili, per gente che favorisce sonorità che possono essere black metal come anche dark ambient e di conseguenza dungeon synth, l’importante è che abbiano la natura come tematica di base. The Ætheric Pathway ad opera del progetto solista Firmament è un lavoro…

Deathspell Omega > The Long Defeat

Da quando nel febbraio del 2004 hanno pubblicato Si monvmentvm reqvires, circvmspice, non si può negare il contributo dei Deathspell Omega nella scena internazionale. Con quel disco, la formazione francese ha iniziato a stravolgere il proprio black metal, aggiungendogli atmosfere dense e influenze avanguardistiche concepite in un intreccio tra composizioni dissonanti e violente, continuando queste…

Kampfar > Lausdans Under Stjernene

Ah i Kampfar, la band che personalmente ho sempre considerato come bonacciona nel panorama black metal norvegese. Perché? Non lo so, mi stanno simpatici e se devo proprio dirla tutta, fra tutti gli esponenti del black metal moderno, mi danno l’impressione di quelli che sanno fare le cose in maniera diversa, non voglio dire “meglio”,…

Pestilenght > Basom Gryphos

Baschi, sono in due e anonimi, un espediente identificativo adoperato anche dagli storici pilastri del funeral doom metal Ea, caratteristica che dona alla band un velo di mistero e, tutto sommato, anche se per molti potrebbe risultare solo una trovata estetica, io ci vedo qualcosa di affascinante, fa pensare che non siano umani. E a…

GGGOLDDD > This Shame Should Not Be Mine

Per Thomas Stearns Eliot aprile era il più crudele dei mesi, carico di intenzioni e desideri che non verranno mai realizzati sotto la terra ancora gelata. La stessa gravida attesa gronda da ogni nota di This Shame Should Not Be Mine, ultimo lavoro degli olandesi GGGOLDDD, rilasciato il primo del mese a un decennio esatto…